IL FUTURO RACCONTATO DALLE PIANTE


Cosa possiamo imparare dal regno vegetale e dal suo percorso sul pianeta

Recensione di Adriana Giannini


Basterebbe la sola biografia dell’autrice a incuriosire: Barbara Mazzolai è una biologa marina, con un dottorato in ingegneria dei microsistemi e un master internazionale in ecomanagent conseguito alla Scuola superiore Sant’anna di Pisa. A questi titoli accademici vanno aggiunti  il grande amore e rispetto per la natura coltivati in famiglia fin da bambina – il padre era un esperto micologo – e il sincero desiderio di utilizzare i mezzi messi a disposizione dalle tecnologie più avanzate per  capire, monitorare e preservare il nostro unico e prezioso ambiente terrestre. Tutto questo l’ha portata a ottenere importanti risultati nel campo della robotica bioispirata, un settore nuovo e molto promettente portato avanti dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova presso cui lavora.  Ma Barbara Mazzolai non si limita a progettare e coordinare le ricerche e a scrivere articoli scientifici. E’ convinta che per garantire un futuro all’umanità sia necessario che un po’ tutti si facciano custodi del pianeta e quindi conoscano le interazioni tra tutti i suoi abitanti, dagli animali alle piante, con un occhio di riguardo alle forme più umili e meno conosciute dai batteri ai funghi, dai lombrichi ai coralli e con un’attenzione particolare alle indispensabili piante, senza le quali il nostro non sarebbe quel meraviglioso pianeta azzurro ricco di ossigeno che abbiamo la fortuna di abitare. Ha dedicato quindi una parte del suo tempo a scrivere libri felicemente divulgativi – questo è il suo secondo, il primo era intitolato La natura geniale – per fare capire a un pubblico non specialistico quale debito l’umanità abbia verso la natura e in particolare verso il regno vegetale sia come primo, fondamentale costruttore dell’attuale ambiente terrestre grazie alla fotosintesi sia come fonte di ispirazione per la progettazione di macchine robotiche innovative in grado di aiutare l’umanità.

E’ quest’ultimo argomento quello che mi ha particolarmente affascinato. Capire come fa una radicea continuare a crescere aggirando gli ostacoli e spingendosi a cercare acqua e nutrienti nel terreno ha ispirato la costruzione del plantoide, un robot in grado di monitorare i contaminanti dei terreni e prevederne la stabilità. Studiare le qualità strutturali che consentono la dispersione dei semi senza consumo di energia ha fatto sviluppare il progetto I-SEED che consente a sciami di miniscoli robot  biodegradabili di monitorare lo stato ambientale di zone remote e disagiate, così come esplorare gli abissi marini con un minimo dispendio energetico è ora possibile grazie ai glider, sorta di alianti sottomarini praticamente autonomi in grado di comunicare via satellite i più importanti parametri oceanici. Ma non basta. Se il grande obiettivo  tuttora molto difficile da raggiungere è quello di copiare il miracolo della fotosintesi  in modo da sfruttare nel modo più efficiente l’energia solare, si stanno già realizzando sistemi per utilizzare e amplificare il movimento delle foglie dovuto alla brezza per produrre energia elettrica. Provate a immaginare un viale che si illumina solo grazie alle piante che lo fiancheggiano ...

IL FUTURO RACCONTATO DALLE PIANTE
di Barbara Mazzolai
Longanesi editore (2021) pp. 224, euro 18,00.

 

19 gennaio 2022